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Prigi, Penne e Palloni - L'Eccellenza che sarà: torneo dalle grandi firme

Prigi, Penne e Palloni - L'Eccellenza che sarà: torneo dalle grandi firme

Il massimo campionato regionale pugliese sarà di alto livello

Di Vito Prigigallo - La bocciatura del Bisceglie riempie l’ultima casella dell’Eccellenza a venti squadre. Il girone unico del massimo campionato del calcio dilettantistico è così completo. Salvo quel che accadrà di qui ad agosto, passando per le forche caudine delle iscrizioni, per Matino (la Virtus è retrocessa), Taurisano, Capurso (vincitori dei rispettivi gironi della cadetteria regionale) e Rinascita Refugees (trionfatore nella edizione n°14 della coppa di Promozione) non vi sono speranze di ripescaggio.

Ecco, dunque, il roster dell’Eccellenza prossima ventura: confermate (15) Arboris Belli Alberobello, Atletico Racale, Bisceglie, Brilla Campi, Canosa, Corato, Foggia Incèdit, Ginosa, Manduria, Massafra, Molfetta, Novoli, Spinazzola, Unione Bisceglie e Spinazzola; provenienti dalla D (3) Barletta, Bitonto e Gallipoli; provenienti dalla Promozione (2) Acquaviva e Galatina.

Un torneo grandi firme, a ben vedere. Galatina, pur avendo perso la denominazione Pro Italia, resta una piazza storica del football pugliese. La stessa compagine con la stella nera allenata da Pippi Vantaggiato è stata grande protagonista agli albori dell’Eccellenza: nel ’94, infatti, seconda neltorneo vinto dal San Severo di Venezia, fu sconfitta ai playoff nazionali.

È interessante offrire una lettura diciamo storica della Quinta Serie. Analisi che conferma quanto possa essere complicata vincerla, in particolare nella stagione prossima ventura. Sono ben otto infatti le formazioni che, in passato, hanno vinto il campionato ovvero hanno partecipato, con alterne fortune, agli spareggi interregionali.

E qui non si può non accennare al record che il Bisceglie ha stabilito a Maiori: per la terza volte su tre partecipazioni (quest’anno vi ha partecipato dopo essere stato “secondo” dietro l’Ugento, nel 2008 fu battuto dal Francavilla, tre anni dopo dal Martina), la compagine nerazzurra deve arrendersi all’avversario di turno. Stavolta è stato il Costa d’Amalfi, in precedenza furono le siciliane Trapani e Due Torri.

Nel 2001, invece, andò bene al Manduria, classificatosi secondo dietro l’Ars et Labor Grottaglie e salito in Serie D.

Gallipoli invece ha sperimentato le due vie, affermandosi anche nei playoff, proprio due stagioni fa: dopo essere stato battuto dal Manfredonia, scalò la montagna degli spareggi della tarda primavera. Quello che vinse nel 2004 fu il Gallipoli del presidente Barba che poi sarebbe asceso in Serie B. Il club jonico si ripeté giusto dieci anni dopo. Un vero e proprio habitué dei quartieri alti dell’Eccellenza.

Anche Barletta e Bitonto hanno trionfato nelle due modalità. I biancorossi hanno fatto tutte le esperienze: hanno trionfato nel 2006 e nel 2022, hanno ottenuto la promozione con i playoff nel ’98, dopo che erano stati bocciati due anni prima. Bitonto vinse nel 2003 precedendo il Ruvo e poi, con il brand Omnia di Francesco Rossiello vinse i playoff nazionali.

Molfetta e Massafra hanno vinto rispettivamente nel 2020 con Bartoli in panchina (il torneo spezzato dalla pandemia, nel quale sopravanzò il Corato, che non poté partecipare ai playoff che non si tennero) e nel lontano 1995 con Pettinicchio tecnico. A proposito del Massafra, il club giallorosso detiene il primato delle partecipazioni: sono 20 in 34 edizioni. Tra le partecipanti alla prossima edizione, Gallipoli è a quota 17, Corato, Manduria e Barletta a 14, Galatina e Bisceglie a 12. In doppia cifra anche Manfredonia (12), Novoli (11), Bitonto, Unione Calcio Bisceglie e Ginosa (10).

Non vi saranno esordienti: l’Acquaviva ha già militato in Eccellenza per tre edizioni, dopo la promozione conquistata con la prima esperienza di Ninì Flora alla guida di un club calcistico.

I presupposti per un grande show ci sono tutti.

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